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Che cos'è l'impronta carbonica digitale, e come si fa a ridurla?

13 Settembre 2023 | min

Se in passato le decisioni IT erano influenzate principalmente dai costi e dalle necessità di posizionamento dei carichi di lavoro, l'urgenza di reagire alla crisi climatica e di evitarne le catastrofiche conseguenze ha fatto sì che le tendenze siano ora assai diverse.

Oggi la promozione della sostenibilità e la tutela del clima sono diventate priorità fondamentali per le imprese, e continueranno a incidere sulla governance aziendale anche nei prossimi anni. Di conseguenza, i vertici aziendali devono adeguare gli obiettivi di business per puntare ad azzerare le emissioni e contribuire attivamente alla riduzione del riscaldamento globale.

Che cos'è l'impronta carbonica digitale?

Per impronta carbonica digitale si intende l'impatto ambientale delle tecnologie digitali e delle attività online, comprese le emissioni di gas serra e il consumo di energia associati all'uso e al funzionamento di dispositivi, reti e servizi digitali. Nell'impronta carbonica digitale rientrano le emissioni di CO2 generate durante l'intero ciclo di vita delle tecnologie digitali – dalla produzione alla distribuzione e all'uso, fino allo smaltimento.

Tutto ciò che facciamo online o sui nostri dispositivi digitali contribuisce ad ampliare tale impatto sull'ambiente. Secondo Plan Be Eco:

  • Utilizzando un servizio di streaming sulla TV per una o due ore al giorno ogni anno, consumiamo la quantità di elettricità necessaria a far funzionare un frigorifero per ben sei mesi.

  • L'impronta carbonica di Netflix nel 2020 è stata di 1,1 milioni di tonnellate di CO2 – l'equivalente di una città di 150˙000 abitazioni.

  • Tra i social media, l'app con l'impronta carbonica più elevata è TikTok, che emette ben 2,63 grammi di CO2 equivalente al minuto per ogni utente attivo. E dato che il numero di account registrati sulla piattaforma ha già superato il miliardo, la quantità di emissioni generate è gigantesca.

Ma non è solo il consumo di elettricità a pesare, soprattutto se parliamo dell'impronta carbonica delle organizzazioni. Un altro problema sono i consumi idrici nei datacenter, tanto che le organizzazioni sono alla ricerca di strategie intelligenti per ridurre i consumi sia di energia che di acqua. Bisogna poi trovare la maniera di ridurre i rifiuti elettronici, ossia i dispositivi elettronici e altri prodotti hardware dismessi, perché contengono sostanze chimiche tossiche e materiali pericolosi che possono infiltrarsi nelle falde acquifere e nel suolo.

Occorre infine ridurre l'inquinamento generato da Internet e le emissioni di CO2 dei datacenter, perché l'impronta carbonica delle tecnologie digitali può causare gravi problemi ambientali se non viene tenuta sotto controllo.

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Come ridurre l'impronta carbonica

Esistono diverse misure che le organizzazioni IT possono adottare per ridurre la loro impronta carbonica digitale. Eccone alcune:

  1. Utilizzare hardware ad alta efficienza energetica – passare a server, desktop, laptop e apparecchiature di rete ad alta efficienza energetica. Cercare dispositivi che consumino meno energia durante il funzionamento e ottimizzare le impostazioni di gestione dell'alimentazione per ridurre il consumo di energia durante i periodi di inattività.

  2. Tagliare i consumi grazie alla virtualizzazione e al cloud computing – consolidare i server tramite la virtualizzazione per ridurre il numero di macchine fisiche e il relativo consumo energetico. Adottare il cloud computing per sfruttare la condivisione delle risorse e i datacenter ad alta efficienza energetica.

  3. Ottimizzare il funzionamento del datacenter – implementare sistemi di raffreddamento efficienti e tecniche di gestione del flusso d'aria ed effettuare una regolare manutenzione dei sistemi di distribuzione dell'energia per migliorare l'efficienza energetica.

  4. Rivolgersi alle fonti di energia rinnovabile – investire in fonti di energia rinnovabile come il fotovoltaico o l'eolico per generare l'elettricità destinata ai datacenter o ad altre operazioni IT. Valutare l'acquisto di certificazioni RECS (Renewable Energy Certificate System) per sostenere progetti legati all'energia rinnovabile.

  5. Garantire che l'archiviazione e la gestione dei dati siano sempre efficienti – implementare tecniche di deduplica e compressione dei dati per ridurre il bisogno di spazio di storage e tagliare i consumi energetici. Adottare prassi efficienti per la gestione dei dati, come l'archiviazione a livelli e la gestione del ciclo di vita dei dati.

  6. Smaltire e riciclare in maniera responsabile – implementare opportuni programmi di riciclo dei rifiuti elettronici per smaltire in modo responsabile le apparecchiature informatiche ed elettroniche. Smaltire i rifiuti elettronici in conformità alle normative ambientali.

  7. Acquistare seguendo criteri ecologici – preferire apparecchiature informatiche efficienti dal punto di vista energetico e rispettose dell'ambiente. Valutare l'impatto dell'intero ciclo di vita dei prodotti, compresi la produzione, l'uso e lo smaltimento.

  8. Promuovere il telelavoro e il lavoro da remoto – il telelavoro e il lavoro da remoto contribuiscono a ridurre le emissioni e i consumi energetici legati al pendolarismo. Altra strategia utile è quindi quella di incoraggiare l'uso di strumenti di videoconferenza e collaborazione per ridurre al minimo gli spostamenti.

  9. Istruire e formare adeguatamente il personale – sensibilizzare i dipendenti sull'importanza di ridurre l'impronta carbonica digitale. Istruire il personale sulle pratiche di efficienza energetica e incoraggiare la loro adozione.

  10. Eseguire misurazioni e monitoraggi costanti – implementare strumenti e sistemi per misurare e monitorare il consumo di energia, le emissioni di CO2 e l'impatto ambientale complessivo. Stabilire degli obiettivi e valutare periodicamente i progressi per identificare le aree di miglioramento.

L'impatto ambientale dell'IT

Sebbene i computer abbiano migliorato notevolmente vari aspetti della vita e degli affari, questi benefici non sono privi di conseguenze. Secondo le stime degli esperti, nel 2021 in tutto il mondo erano già presenti circa 7,2 milioni di datacenter. I datacenter svolgono un ruolo cruciale nel soddisfare le molteplici esigenze informatiche delle aziende, facilitando operazioni come l'archiviazione dei dati, il backup, il networking, i servizi di posta elettronica, l'hosting di siti web e altro ancora.

Già in sé l'enorme numero di datacenter costituisce un problema significativo in termini di consumi energetici. La questione si complica ulteriormente se pensiamo che i datacenter non hanno tutti le stesse dimensioni: molti di essi sono costituiti da strutture enormi, che ospitano migliaia o addirittura decine di migliaia di server che consumano elettricità a dismisura. L'Agenzia Internazionale dell'Energia ha stimato che i datacenter di tutto il mondo consumano circa 200 terawattora (TWh) all'anno, pari a quasi l'1% della domanda totale di elettricità a livello globale.

Visto l'aumento dei costi energetici associati ai datacenter e la crescente attenzione normativa alle questioni ambientali, le organizzazioni si trovano a dover individuare degli approcci operativi più ecologici e sostenibili. Lo storage cloud, che si basa in larga misura su grandi datacenter gestiti da hyperscaler, ha un notevole impatto ambientale. La sostenibilità dei servizi cloud dipende dalla volontà del settore di sviluppare e adottare pratiche operative più efficienti dal punto di vista energetico.

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Che cos'è la responsabilità digitale d'impresa?

Per responsabilità digitale d'impresa si intende l'impegno di un'azienda a condurre le proprie operazioni digitali in modo etico, responsabile e sostenibile. Tale impegno comprende le azioni e le prassi aziendali relative all'uso delle tecnologie digitali, alla privacy dei dati, alla sicurezza informatica, all'impatto ambientale e agli aspetti sociali. La responsabilità digitale d'impresa va oltre la conformità legale, e comprende le iniziative proattive mirate ad affrontare le criticità sociali e ambientali connesse alle attività digitali.

Che cos'è la neutralità carbonica?

La neutralità carbonica, detta anche emissioni zero o net zero, indica lo stato in cui si raggiunge un equilibrio tra le emissioni di gas serra prodotte e le emissioni di gas serra rimosse o compensate. Significa che la quantità netta di anidride carbonica (CO2) e di altri gas serra rilasciati nell'atmosfera è pari a zero o effettivamente zero. Le misure di riduzione includono la decarbonizzazione, l'uso di fonti energetiche pulite, l'implementazione di dispositivi a risparmio energetico e la riduzione dell'uso delle risorse in generale.

I Paesi di tutto il mondo si stanno impegnando a eliminare i gas serra prodotti dall'uomo attraverso misure di riduzione, in modo da riportare l'atmosfera terrestre in equilibrio e frenare il cambiamento climatico. Alcuni, come la Francia, puntano a raggiungere lo zero netto entro il 2030, mentre altri, come gli Stati Uniti, mirano a tagliare lo stesso traguardo nel 2050.

Che cos'è la decarbonizzazione digitale?

La decarbonizzazione digitale è il processo di riduzione delle emissioni di CO2 e dell'impatto ambientale associati alle tecnologie e alle attività digitali. Consiste nell'adottare pratiche sostenibili, migliorare l'efficienza energetica e attuare misure volte a tutelare l'ambiente durante l'intero ciclo di vita delle tecnologie digitali, comprese le fasi di produzione, utilizzo e smaltimento. Le stesse tecnologie digitali possono contribuire a questo obiettivo: le comunicazioni digitali, le analitiche dei dati e i software di automazione dei sistemi aiutano infatti le aziende elettriche a gestire le proprie reti in modo molto più efficiente.

Come ridurre i consumi energetici nei datacenter

Il consumo energetico dei datacenter è uno dei principali responsabili dell'impronta carbonica di un'organizzazione, e occorre quindi ridurlo per creare un datacenter sostenibile. Ecco alcune soluzioni per farlo:

  • Virtualizzazione e consolidamento – la virtualizzazione dei server consente di ottimizzare l'utilizzo delle risorse e ridurre il numero di server fisici. Il consolidamento permette l'esecuzione di più macchine virtuali su un unico server fisico, riducendo così i consumi energetici.

  • Gestione dell'alimentazione – utilizzare le funzioni e gli strumenti di gestione dell'alimentazione per ottimizzare il consumo energetico durante i periodi di bassa domanda o di inattività. Implementare tecnologie come lo scaling dinamico del voltaggio, lo scaling della frequenza e la limitazione della potenza utilizzabile dai server.

  • Archiviazione efficiente dei dati – implementare la deduplica, la compressione e le strategie di archiviazione a livelli per ridurre il bisogno di spazio di storage e tagliare i consumi energetici.

  • Integrazione delle energie rinnovabili – valutare le possibili opportunità per integrare le fonti di energia rinnovabile nel funzionamento dei datacenter. Installare pannelli solari, utilizzare l'energia eolica o acquistare energia rinnovabile da fonti esterne per alimentare i datacenter.

  • Monitoraggio e gestione dell'energia – implementare sistemi di monitoraggio dell'energia per tracciare e analizzare il consumo energetico dei datacenter. Utilizzare le informazioni così ottenute per identificare le inefficienze e mettere in atto misure correttive.

Che cosa sono i criteri ambientali, sociali e di governance (ESG)?

Per criteri ambientali, sociali e di governance (ESG, dall'inglese Environmental, Social, and Governance) si intende un quadro di riferimento utilizzato per valutare la sostenibilità e il grado di eticità di un'azienda in tre ambiti chiave:

  • Ambientale – prevede la valutazione dell'impatto di un'azienda sull'ambiente per quel che riguarda le emissioni di CO2, i consumi energetici e idrici e la gestione dei rifiuti, insieme alle iniziative che l'azienda mette in atto per la salvaguardia dell'ambiente e la sostenibilità.

  • Sociale – analizza il modo in cui un'azienda interagisce e influisce sui suoi stakeholder e sulla società in generale. Include aspetti quali le relazioni con i dipendenti, le condizioni di lavoro, l'impegno per la comunità, i diritti umani, le politiche sulla diversità e l'inclusione, la sicurezza dei prodotti e la soddisfazione dei clienti.

  • Governance – riguarda la struttura e l'esercizio della leadership e della gestione aziendale e comprende fattori quali la composizione del Consiglio di Amministrazione, la retribuzione dei dirigenti, i diritti degli azionisti, la trasparenza, la gestione del rischio e il rispetto di standard etici.

I criteri ESG guadagnano importanza man mano che gli investitori e gli stakeholder riconoscono che le prestazioni di un'azienda in questi ambiti possono incidere sul suo successo finanziario a lungo termine e sulla sua reputazione. Valutando i fattori ESG, gli investitori mirano a individuare le società che dimostrano di attuare pratiche responsabili e sostenibili e che sono in grado di mitigare i rischi, migliorare le prestazioni e allinearsi con gli obiettivi sociali nel loro complesso.

Come Nutanix può aiutarti a ridurre l'impronta carbonica digitale

Noi di Nutanix sappiamo quanto è importante garantire la sostenibilità in tutto ciò che facciamo, compresi i prodotti e le soluzioni che sviluppiamo.

Nutanix è stata una pioniera nello sviluppo dell'infrastruttura iperconvergente (HCI), che consente alle aziende di far convergere l'intero stack del datacenter – inclusi elaborazione, storage, reti di storage e virtualizzazione – e di implementarlo in maniera incrementale. La tecnologia HCI di Nutanix permette di tagliare i consumi energetici grazie alla virtualizzazione del software e al design web‑scale, che riducono al minimo la quantità di risorse fisiche necessarie per l'elaborazione e lo storage. Il design fisico dell'hardware elimina la necessità di un fabric SAN, con conseguente riduzione del footprint. Abbiamo inoltre riprogettato i rack incrementando la densità di potenza ben oltre gli standard di settore, ottenendo un miglioramento del 68% sul fronte del consolidamento.

In sostanza, l'HCI consente di eseguire i carichi di lavoro su una quantità significativamente inferiore di hardware, riducendo così il consumo energetico, le emissioni di CO2 e i rifiuti elettronici.

Con le nostre soluzioni puoi lavorare usando meno spazio fisico nei datacenter, meno elettricità e meno acqua. Ti basta essere nostro cliente per ridurre la tua impronta carbonica complessiva.

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