Glossario Nutanix

Cos'è il cloud computing?

10 Agosto 2023 | min

Il cloud computing consiste nel consumo on-demand di servizi e risorse IT su una rete. Una delle funzioni principali del cloud computing è che evita agli utenti di dover gestire e manutenere direttamente le risorse sottostanti – dagli elementi fondamentali dell'infrastruttura come elaborazione e storage dei dati, fino ad applicazioni complete.

I servizi di cloud computing sono disponibili tramite datacenter pubblici hyperscale, on-premise in datacenter privati, o in ambienti ospitati o gestiti. Molte organizzazioni utilizzano una combinazione di tutti e tre questi ambienti, adottando un approccio multicloud ibrido al networking.

Come funziona il cloud computing?

Un Enterprise Cloud è un ambiente operativo IT unificato che mette insieme private cloud, cloud pubblico e cloud distribuito, fornendo un unico punto di controllo per la gestione dell'infrastruttura e delle applicazioni in qualsiasi cloud.

Caratteristiche del cloud computing

Agilità

La rapida disponibilità delle risorse consente alla tua azienda di rispondere meglio al variare delle condizioni e delle opportunità di mercato, innovando velocemente e accelerando l'immissione sul mercato dei prodotti

Elasticità

Il cloud computing aumenta e riduci le risorse IT secondo necessità per fare fronte alle circostanze

Scalabilità

Il cloud computing aumenta le tue funzionalità IT man mano che il tuo business cresce, senza disservizi

Operazioni semplificate

È il provider di servizi a doversi occupare di attività complesse, costose e che richiedono molto tempo quali la manutenzione, gli aggiornamenti e la correzione delle criticità, consentendoti di concentrarti su attività a più alto valore aggiunto.

Business continuity

I provider cloud garantiscono l'uptime investendo pesantemente sulla resilienza e sulla ridondanza.

Disaster Recovery

In caso di emergenza i provider di cloud computing ripristinano servizi, applicazioni e dati senza interrompere, se non minimamente, l'operatività dell'azienda.

Esempi di cloud computing

Per iniziare il tuo percorso nel cloud, devi prima scegliere il tipo di architettura su cui verranno implementati i tuoi servizi di cloud computing. Le opzioni includono il cloud pubblico, il private cloud, il multicloud e il cloud ibrido.

Cloud pubblico

I servizi di cloud pubblico offrono agli utenti risorse e servizi IT (IaaS, PaaS e SaaS) tramite internet. I clienti pagano in base all'utilizzo (calcolato per esempio in base ai MB, ai minuti o alle ore) per le risorse che consumano. Le risorse includono storage, cicli della CPU e banda, nonché altri servizi come trasferimento dati, bilanciamento del carico e monitoraggio.

Vantaggi e criticità del cloud pubblico

Il vantaggio principale del cloud pubblico è che offre alti livelli di agilità ed elasticità: i consumatori possono espandere o ridurre rapidamente il consumo di risorse per soddisfare la domanda stagionale o accelerare lo sviluppo software. Il cloud pubblico può garantire costi inferiori, in particolare per use case con una domanda imprevedibile o intermittente, eliminando la necessità di investire in risorse IT (in particolare hardware) che non vengono utilizzate regolarmente. In altre parole, gli utenti pagano le spese operative (OpEx), anziché le spese in conto capitale (CapEx) e per la formazione del personale.

Tuttavia il cloud pubblico può anche rivelarsi un'alternativa più costosa per i carichi di lavoro prevedibili e in caso non esista un sufficiente livello di governance dei costi che permetta di evitare di pagare per risorse sottoutilizzate. La sicurezza del cloud pubblico, inoltre, può essere fonte di preoccupazioni. È indispensabile adottare misure specifiche per evitare problemi di sicurezza derivanti da errori degli utenti e configurazioni sbagliate. Possono anche esserci dei costi associati alla migrazione dei carichi di lavoro, alla formazione del personale e al lock-in con i vendor.

I maggiori provider di cloud pubblico sono Amazon Web Services (AWS), Google Cloud e Microsoft Azure. I cloud pubblici sono tutti completamente virtualizzati e hanno architetture multi-tenant, il che significa che numerosi utenti condividono le stesse risorse.

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Cloud privato

Un cloud privato offre molte delle funzionalità e dei vantaggi di un cloud pubblico, ma è di proprietà di una singola organizzazione che ne ha l'uso esclusivo. L'organizzazione ospita il cloud privato nel proprio datacenter o esternalizza hosting e operazioni a un provider terzo (anche se in un ambiente single-tenant).

Vantaggi e criticità del cloud privato

Le organizzazioni spesso si affidano ai private cloud quando necessitano di maggiore affidabilità, scalabilità e sicurezza. Molte aziende li utilizzano per l'esecuzione di carichi di lavoro riservati o mission-critical con requisiti specifici di disponibilità, sicurezza e prestazioni. E dal momento che i private cloud permettono il pieno controllo sui dati che si possiedono, sono particolarmente adatti per soddisfare i requisiti normativi specifici di settore o statali per quanto riguarda privacy individuale e sovranità dei dati. Il private cloud implica tuttavia che l'organizzazione debba occuparsi dell'acquisto, del funzionamento e della manutenzione delle risorse IT (o pagare un provider di servizi gestiti allo scopo).

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Cloud ibrido

Il cloud computing ibrido combina elementi di cloud pubblico e di cloud privato. Una singola organizzazione può eseguire alcuni carichi di lavoro on-premise, altri presso un service provider e altri ancora nei cloud pubblici.

Vantaggi e criticità del cloud ibrido 

Il cloud ibrido può garantire maggiore efficienza, costi ridotti, sicurezza più robusta e prestazioni migliori, consentendo alle organizzazioni di scegliere il cloud ottimale per ciascun carico di lavoro. Per raggiungere questi obiettivi, tuttavia, il cloud ibrido deve garantire un'integrazione perfetta – in particolare per quanto riguarda il networking – e l'interoperabilità senza attriti tra i cloud, fornendo agli amministratori la stessa esperienza di gestione, indipendentemente dal fatto che i carichi di lavoro siano nel cloud pubblico oppure on-premise. Senza la giusta soluzione, il cloud ibrido può comportare criticità legate all'integrazione, alla sicurezza, alla mobilità dei carichi di lavoro, alla latenza, alla visibilità e alla portabilità delle licenze.

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Tipi di servizi di cloud computing

I tre principali tipi di servizi di cloud computing sono l’Infrastructure-as-a-Service (IaaS), il Platform-as-a-Service (PaaS), e il Software-as-a-Service (SaaS).

Infrastructure-as-a-Service (IaaS): vantaggi ed in cosa consiste

L'IaaS fornisce agli utenti un accesso on-demand alle risorse fondamentali dell'infrastruttura necessarie per implementare ed eseguire il software (per esempio sistemi operativi e applicazioni). Queste risorse in genere includono elaborazione, storage, virtualizzazione e networking, anche se alcuni provider offrono anche servizi di database e message queuing. È come avere un datacenter virtualizzato nel cloud, a cui gli utenti accedono tramite un'API o una dashboard. Gli utenti sono comunque responsabili della gestione del sistema operativo, del middleware, dell'ambiente di runtime, delle applicazioni e dei dati.

Vantaggi e criticità dell'IaaS

L'IaaS garantisce massimo controllo e flessibilità: gli utenti possono controllare l'intero stack e personalizzare la capacità e le configurazioni delle risorse per soddisfare i requisiti dei carichi di lavoro. Altri vantaggi dell'IaaS includono elevata scalabilità, prezzi per l'hardware basati sul consumo, e facilità di automazione delle risorse. L'IaaS può presentare delle criticità per quel che riguarda sforamenti del budget, sicurezza (dati, vulnerabilità del sistema, minacce interne), multi-tenancy (isolamento sufficiente), formazione del personale, e integrazione delle applicazioni tradizionali in un ambiente cloud.

Platform-as-a-Service (PaaS): vantaggi ed in cosa consiste

Il PaaS fornisce le risorse necessarie per sviluppare, testare, eseguire e gestire il software. Ciò include sia l'infrastruttura che il sistema operativo, il middleware e l'ambiente di runtime. Gli utenti, spesso sviluppatori, accedono alla piattaforma via web e sono liberi di concentrarsi sull'applicazione anziché sulla gestione delle risorse. Il PaaS consente agli utenti di implementare applicazioni standardizzate o personalizzate tramite linguaggi di programmazione, script, API e strumenti supportati.

Vantaggi e criticità del PaaS

Il PaaS richiede meno codice e garantisce semplicità, alta disponibilità, scalabilità, automazione e un percorso verso il cloud ibrido. Le criticità possono includere sicurezza e conformità dei dati, integrazione con i servizi e l'infrastruttura esistenti, lock-in con i vendor, personalizzazione dei sistemi legacy, e limitazioni su determinate funzionalità operative.

Software-as-a-Service (SaaS): vantaggi ed in cosa consiste

Il SaaS fornisce un'applicazione agli utenti tramite internet. Il vendor gestisce l'intero stack, inclusa l'applicazione stessa, e in genere non sono necessari download o installazioni lato client.

Vantaggi e criticità del SaaS

Gli utenti possono accedere ai servizi tramite app mobili o browser web e non devono dedicare tempo alla gestione del software. Di contro, il SaaS può essere la meno flessibile tra tutte le opzioni di cloud computing, a seconda dell'offerta. L'integrazione e l'interoperabilità con i sistemi esistenti possono essere difficili e le opzioni di personalizzazione possono essere limitate. Inoltre, ciò che gli utenti guadagnano in comodità con il SaaS lo perdono in controllo, il che significa che potrebbero dover adeguare i propri modelli di sicurezza e governance dei dati in modo da allinearli con le funzionalità e le caratteristiche di ciascuna offerta SaaS specifica. Gli esempi di SaaS sono molto vari e vanno dalle applicazioni per la produttività (Microsoft Office 365, Google Workspace) agli strumenti di governance del cloud (Cost Governance) fino alle applicazioni enterprise (Salesforce, SAP). Il SaaS può anche includere altri sottoinsiemi di offerte “as a service” come il Desktop-as-a-Service (DaaS), il Disaster Recovery-as-a-Service (DRaaS) o il Database-as-a-Service (DBaaS). Quest'ultimo può essere considerato PaaS o SaaS, a seconda di come viene utilizzato.

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