L'automazione cloud non influisce solo sui team IT. A livello commerciale, le aziende diventano molto più produttive e innovative quando il reparto IT non deve occuparsi di attività di routine. Grazie all'automazione l'IT può invece allocare le proprie risorse in progetti più importanti in grado di rafforzare la competitività dell'azienda.
Per non parlare del fatto che quando amministratori e ingegneri IT vengono riassegnati e riqualificati per attività più coinvolgenti e di alto livello, si sentono molto più gratificati in termini di ruolo e di crescita delle competenze. In questo modo le aziende riescono anche a godere di una migliore fidelizzazione dei dipendenti.
Sono tanti i vantaggi che derivano dall'automazione delle operazioni cloud di routine più dispendiose in termini di tempo. Ecco un elenco di quelli principali, a detta delle organizzazioni che hanno scelto l'automazione cloud.
Esistono svariati use case per l'automazione del cloud e, sebbene tutti gli strumenti e i framework di automazione puntino allo stesso risultato, ogni azienda ha obiettivi unici e use case specifici da considerare quando si realizza un servizio di automazione cloud.
Il primo e più comune use case per l'automazione del cloud è la creazione dell'infrastruttura come codice (Infrastructure as Code o IaC). Per prima cosa, il cloud individuerà e suddividerà le risorse di calcolo in pool, consentendo agli utenti di aggiungere e implementare più risorse indipendentemente dalla posizione in cui risiedono nel datacenter. I servizi di automazione cloud possono quindi utilizzare questi pool per identificare elementi di configurazione comuni: VM, container, LUN (Storage Logical Unit Numbers) e reti private virtuali. Dopodiché questi servizi inseriranno i componenti delle applicazioni negli elementi di configurazione, o in alternativa creeranno delle istanze. Questi elementi si uniranno infine per formare un ambiente unificato e distribuibile.


Il secondo caso riguarda l'applicazione dell'automazione cloud alla gestione dei carichi di lavoro. Prendiamo ad esempio uno strumento di gestione delle prestazioni (Application Performance Management, o APM) che può essere configurato per monitorare un carico di lavoro distribuito e le sue prestazioni. Partendo dall'APM, gli avvisi scaleranno automaticamente l'ambiente – per esempio aggiungendo cluster, rimuovendo istanze di container e utilizzando altre funzionalità per limitare o migliorare il consumo delle risorse. L'automazione cloud è inoltre fondamentale nella gestione del ciclo di vita dei carichi di lavoro. Questi ultimi necessitano raramente di stare nel cloud a lungo: l'automazione cloud può rimuoverli quando non sono più necessari.
Il terzo use case riguarda i vantaggi dell'automazione per gli ambienti ibridi e multi-cloud. Poiché questi tipi di ambiente cloud sono più soggetti agli errori umani e alla complessità, è fondamentale implementare l'automazione cloud per allentare la pressione sull'IT. Automatizzando le attività di private cloud e promuovendo l'integrazione con il cloud pubblico, le aziende diminuiranno la complessità.


Un quarto use case riguarda gli sviluppatori di applicazioni, che potranno guadagnare tempo prezioso grazie all'automazione. Alcuni metodi di sviluppo delle applicazioni richiedono infatti una rapida distribuzione e scalabilità delle risorse, come la delivery continua (CD), l'integrazione continua (CI) e il DevOps. Utilizzare l'automazione cloud per testare le nuove versioni software permette di risparmiare tempo che può essere utilizzato più proficuamente.
Infine, l'automazione cloud può consentire alle aziende di creare configurazioni coerenti per i loro flussi di lavoro, offrendo la massima visibilità sul consumo delle risorse aziendali. Le aziende possono quindi vedere cosa viene utilizzato e da chi e pianificare di conseguenza in modo da migliorare il consumo di risorse. Partendo da quei dati, le aziende possono anche prevedere il loro futuro utilizzo delle risorse e fornire una qualità del servizio affidabile.


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