TAS esce dal lock-in con un cloud privato, scalabile e sicuro

TAS esce dal lock-in con un cloud privato, scalabile e sicuro 

Grazie al software Nutanix, la fintech italiana che opera in tutto il mondo è riuscita a migrare buona parte della sua infrastruttura, oltre 2.000 macchine virtuali, in soli sei mesi e senza intoppi, migliorando il Total Cost of Ownership, la facilità di gestione e la sicurezza.

TAS è una Fintech specializzata in soluzioni software per i pagamenti e i servizi finanziari. Attiva da oltre 40 anni, è impegnata a creare soluzioni in grado di abilitare e semplificare l’evoluzione dell’ecosistema delle transazioni. Con più di 750 esperti e oltre 100 milioni di carte di pagamento gestite in 20 paesi, serve le più importanti banche commerciali e centrali in Italia ed Europa, i maggiori centri di servizi finanziari e alcuni tra i principali broker della classifica Fortune Global 500. Le soluzioni TAS sono adottate anche dalla Pubblica Amministrazione e da aziende non bancarie di diversi settori.

 

Grazie a Nutanix, abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo preposti; in particolare migliorare business continuity e disaster recovery e garantire una maggior sicurezza dei dati.

Grazie al software Nutanix, la fintech italiana che opera in tutto il mondo è riuscita a migrare buona parte della sua infrastruttura, oltre 2.000 macchine virtuali, in soli sei mesi e senza intoppi, migliorando il Total Cost of Ownership, la facilità di gestione e la sicurezza.

La sfida

TAS è un ISV che ha come core business lo sviluppo di soluzioni software, sia erogate come servizi SaaS che installate on premise presso i clienti. La Software Factory interna conta più di  2.000 server virtuali; ogni cliente ha le sue specificità e necessità di personalizzazione, dalle quali deriva la presenza di molteplici ambienti di sviluppo, test e certificazione.

“Recentemente”, racconta Andrea Paolini, Responsabile Infrastrutture e DevOps di TAS, “abbiamo deciso di intraprendere un refresh tecnologico, che ha coinvolto tre diverse architetture: due per i servizi SaaS e una, la più corposa, per i servizi interni e lo sviluppo. Volevamo una soluzione  più moderna, snella e di facile scalabilità”.

La soluzione

“Parlando dell’infrastruttura per i servizi e lo sviluppo”, dice Eva Mamini, Responsabile IT di TAS, la prima decisione è stata quella di proseguire con una soluzione on-premise. La seconda è stata di passare a un’architettura iperconvergente, per uscire dal lock-in tecnologico dovuto al precedente virtualizzatore ma anche per semplificare la gestione e contenere i costi”. 

Oggi TAS ha scelto Nutanix per tutti i servizi core e ricorre al cloud principalmente per quelli in SaaS. Ha sostituito la vecchia infrastruttura composta da 30 server e  uno storage di livello enterprise con una ventina di nodi (Nutanix NX-3060) su due cluster in cui girano le già citate 2.000 macchine virtuali.

“In soli sei mesi”, prosegue Mamini, “e con il grande aiuto del partner Errevi System, abbiamo sostituito l’hardware, abbiamo installato AHV, la soluzione Cloud Infrastructure Ultimate e abbiamo configurato Nutanix Unified Storage per circa 10 TB di spazio”. 

I vantaggi

Flessibilità, facilità di gestione e prestazioni: un salto quantico rispetto al passato

Nonostante l’infrastruttura non fosse omogenea, la migrazione verso Nutanix, anche grazie ai tool software automatici della multinazionale, è riuscita senza intoppi e rispettando i tempi stretti. 

“Oggi l’hypervisor funziona perfettamente”, dice Mamini, “ed è più veloce e più snello del precedente, e l’aggiunta dei nuovi nodi è molto agevole anche a caldo (per noi è molto importante perché non possiamo permetterci di fermarci). Il tempo di inserimento di un nodo, abbiamo stimato, è di appena 2 ore”.

Sicurezza e resilienza per restare competitivi

TAS ha anche raggiunto l’obiettivo di migliorare business continuity e disaster recovery, un target necessario anche per via delle normative sempre più rigide del settore finanziario. 

“Con Nutanix”, conclude Mamini, “abbiamo benefici che vanno dalla cifratura nativa dei dati alla garanzia sui servizi. Ci aspettavamo di costruire due infrastrutture iperconvergenti gemelle (sito primario e DR) da allineare in maniera semplice e nativa, e così è stato”.

Il futuro

Un supporto per la crescita internazionale

Guardando al futuro, TAS ha diverse linee di sviluppo che potrebbero coinvolgere Nutanix: il potenziamento      del sito di Disaster Recovery, l’incremento dell’infrastruttura dedicata al SaaS e il rinnovo dell’architettura dedicata ai Virtual Desktop. 

“Più strategico è invece”, conclude Paolini, “il supporto dello sviluppo del business internazionale della nostra azienda: stiamo crescendo velocemente e, in generale, ci servono architetture scalabili ma facili da gestire come quelle di Nutanix”.

Scopri di più su www.nutanix.it

Quote Errevi 

"Il journey verso Nutanix AHV ha rappresentato un passaggio strategico per TAS, volto a rendere l’infrastruttura più flessibile e performante, riducendo al contempo i costi e ampliando la tipologia di servizi erogati. Grazie al nostro supporto consulenziale e al project management tecnico, la transizione è avvenuta in piena continuità operativa, eliminando rischi e impatti sul business. Un progetto che unisce competenza, metodo e visione, trasformando il cambiamento in un vantaggio concreto per il Gruppo TAS."

Matteo Mancini - Head of Edge to Cloud Infrastructures di Errevi System