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Banca Popolare di Sondrio vince la scommessa della workload agility con Nutanix

L’istituto di credito si affida a Nutanix dal 2013 per migliorare le prestazioni senza compromettere l’esperienza utente, continuando a garantire la continuità operativa.

Fondata in Valtellina nel 1871, la Banca Popolare di Sondrio è stata una delle prime banche italiane ispirate al movimento popolare cooperativo del credito. Nel tempo, grazie alla graduale estensione dell'attività e della presenza territoriale, ha assunto una dimensione sovraregionale, con possibilità operative estese a tutto il territorio nazionale, pur mantenendo un forte legame con la zona di origine.

Nutanix ha risposto rapidamente alle nostre esigenze: la semplicità architetturale del software Nutanix è perfettamente in linea con le nostre esigenze e la linearità e la scalabilità della soluzione ci hanno consentito di raggiungere un Total Cost of Ownership inferiore del 50%.

Piergiorgio Spagnolatti
Head of Infrastructure di Banca Popolare di Sondrio

Nel lontano 2007, nasce l’esigenza di mettere in sicurezza le postazioni di lavoro critiche, quando Banca d’Italia chiede a tutti gli Istituti di Credito di strutturarsi per garantire la continuità operativa. Inizialmente abbiamo usato la tecnologia che era disponibile, implementando procedure di disaster recovery per un numero ristretto di postazioni di lavoro.

Con il passare del tempo l’esigenza di continuità e sicurezza è aumentata, e la tecnologia scelta si è presto rivelata poco affidabile, poco scalabile e costosa. Nel 2013 la banca inizia a introdurre in azienda il paradigma della Virtual Desktop Infrastructure, per migliorare le prestazioni senza compromettere l’esperienza utente, continuando a garantire la continuità operativa.

Con l’arrivo della pandemia nel 2020, i dipendenti che hanno potuto lavorare in sicurezza da remoto grazie alla soluzione VDI basata sul software Nutanix erano circa 120. Ora ce ne sono oltre 500 che la usano stabilmente, una dimostrazione che il desktop virtuale non è stato per noi una soluzione di emergenza ma un punto di arrivo strategico.

Oggi, infatti, continuiamo a crescere contando sul software Nutanix. L’infrastruttura è distribuita su due sedi, per un totale di 4 cluster e 17 nodi. Per il momento, gli utenti che lavorano in VDI sono solo quelli in forza alla sede centrale, ma non escludiamo di estendere questa modalità anche alle filiali, per un totale di oltre 3mila utenti. Anche il feedback da parte degli utenti è stato da subito positivo: chi prova il desktop virtuale non vuole lasciarlo più, e se dopo sette anni dalla prima adozione stiamo ancora puntando sul software Nutanix vuol dire che la scommessa è stata vinta.