Esistono diversi modi per implementare l'object storage: a livello di dispositivo, a livello di sistema e a livello di interfaccia. Indipendentemente dal livello, i sistemi di storage a oggetti possono conservare enormi quantità di dati non strutturati, che costituiscono la maggior parte dei dati nel mondo.

- Amazon S3
- File cloud di Rackspace
- BLOB storage di Microsoft Azure
- Google Cloud Storage
Il file storage offre inoltre un sistema gerarchico che con quantità di dati ridotte funziona perfettamente. Ma mentre tecnicamente è possibile creare e memorizzare un numero illimitato di file, riuscire a rintracciarli è notevolmente più difficile. Dover cercare tra infinite cartelle che comprendono innumerevoli file è un approccio che non è né scalabile né efficiente.

Il block storage offre anche un controllo molto migliore e più granulare sui dati rispetto al file storage. A differenza delle architetture di file storage, il sistema operativo determina la strategia di gestione complessiva dello storage, allocandolo per le diverse applicazioni, determinando dove devono andare i dati ed effettuando il provisioning degli strumenti necessari.
Rispetto a entrambe le architetture, l'object storage è molto più adatto in caso di grandi quantità di dati in continua crescita. È molto più semplice trovare un set di dati specifico in un'architettura di storage a oggetti. Poiché ogni oggetto ha un proprio identificatore univoco, non è necessario cercare manualmente un nome tra più file. E man mano che i dati inevitabilmente aumentano, le aziende tendono a essere molto più soddisfatte delle funzionalità dell'object storage. Mentre il file storage e le architetture di block storage possono espandersi, la loro usabilità e semplicità diminuiscono man mano che i dati crescono fino a diventare petabyte.
Sia gli esseri umani che le macchine creano enormi quantità di dati: mentre alcuni di questi sono strutturati, la stragrande maggioranza non lo è. E poiché i dati non strutturati sono difficili da gestire e archiviare, le aziende stanno cercando soluzioni di object storage per affrontare le proprie specifiche esigenze. Inoltre, lo storage a oggetti offre:
Si stima che l'80% di tutti i dati generati non sia strutturato, anche se questa percentuale probabilmente è sottostimata. Secondo IDC, entro il 2025 la quantità di dati sarà 10 volte superiore a quella attuale.
Le aziende, qualunque sia la loro dimensione, devono fronteggiare enormi quantità di dati in continua crescita e, poiché la crescita (in particolare quella dei dati non strutturati) può essere imprevedibile, la soluzione di storage scelta deve essere in grado di scalare on demand in modo rapido e semplice. Con l'object storage, le aziende non solo sono meglio attrezzate per archiviare i propri dati, ma sono anche in grado di gestirli, ispezionarli e quindi sfruttarli per ottenere insight migliori.
Per non parlare del fatto che rispetto ai predecessori (file e block storage), l'object storage non è limitato da un'organizzazione gerarchica. I dati sono organizzati su un piano orizzontale che fornisce un accesso più pulito e più facilmente disponibile rispetto ad altre architetture di storage. Questo ambiente flat è inoltre molto più personalizzabile – per numero, per attributo, e altro ancora.

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