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Regione del Veneto: l’iperconvergenza fa bene all’Agenda Digitale

La Regione e Nutanix compiono insieme il percorso che sta portando l’infrastruttura IT a diventare il riferimento per Comuni e partecipate, sia per l’erogazione dei servizi sia per l’apertura verso il multicloud

La Regione del Veneto esercita la governance su un territorio complesso, popolato da oltre 600mila imprese e quasi 5 milioni di abitanti. Sin dall’inizio del mandato, nel 2015, l’attuale amministrazione ha considerato la tecnologia un elemento centrale per servire al meglio aziende e cittadini, e ha deciso di assumere il ruolo di polo strategico regionale, con l’obiettivo di guidare tutti gli altri enti nel difficile percorso della digital transformation. Il fine ultimo, naturalmente, è quello di erogare in modo sempre più efficace e sostenibile i servizi al territorio, ai cittadini e alle imprese. Insieme al Governo Centrale e in particolare all’Agid, Regione del Veneto ha elaborato una sua versione dell’Agenda Digitale, di cui un capitolo fondamentale è il progetto di convergenza delle infrastrutture, nato ad agosto 2019 sotto forma di delibera regionale e implementato a partire da febbraio 2020.

IL SETTORE

Pubblica Amministrazione

L’ESIGENZA

  • Diventare un polo strategico regionale
  • Preparare la strada verso il multicloud
  • Erogare servizi alle organizzazioni e ai cittadini in modo efficace e sicuro

LA SOLUZIONE

Infrastruttura Iperconvergente Nutanix

  • Oltre 100 nodi attivi
  • Hypervisor integrato AHV

Insieme a Nutanix abbiamo costruito questo progetto di convergenza che opera su tre dimensioni: l’infrastruttura, cioè il polo strategico regionale, i servizi, vale a dire le piattaforme abilitanti che eroghiamo, e la governance. Un modello, condiviso con tutti gli stakeholder, che funziona.

– Luca De Pietro, Direttore U.O. Strategia ICT e Agenda Digitale Regione del Veneto


LE ESIGENZE 

“Il punto di caduta di tutto il progetto”, dice Luca De Pietro, Direttore U.O. Strategia ICT e Agenda Digitale Regione del Veneto, “coerentemente con il piano nazionale e regionale, è il cloud. Ma per arrivarci dovevamo fare alcuni passi intermedi. Ci serviva quindi un partner che potesse seguirci in tutto il percorso”. 

Quella di Regione del Veneto non era una sfida facile, assumendo il ruolo di polo strategico aveva accettato non solo di operare da riferimento per tutti i soggetti, grandi e piccoli, che fanno parte dell’organizzazione (dai comuni meno strutturati alle grandi controllate), ma anche di accompagnarli, da punti di partenza e con capacità molto diversi. 

“Volevamo realizzare un’infrastruttura ibrida e multicloud”, dice Idelfo Borgo, Direttore ICT e Agenda Digitale Regione del Veneto, “ma dovevamo anche curare gli aspetti non tecnologici, come il modello di governance e il mindset di tutte le persone coinvolte”.

LA SOLUZIONE 

Vista la complessità dell’ambizioso progetto, il team IT di Regione del Veneto sceglie Nutanix perché unico fornitore in grado di accompagnare, in un percorso armonico, la trasformazione digitale dell’intero polo. “Per poter realizzare il nostro disegno”, dice Borgo, “ci serviva l’iperconvergenza. Nutanix era il vendor più attrezzato per questo genere di soluzioni, poteva aiutarci ad implementare, al primo passaggio, una convergenza on-premise che simulasse il cloud e che tenesse aperta la strada verso l’infrastruttura futura, offrendo una soluzione modulare e sostenibile economicamente”. 

Tra data center, sedi periferiche e società partecipate, in Regione del Veneto ci sono oggi più di 100 nodi Nutanix attivi, con un’architettura “full stack” che comprende anche Hypervisor AHV. 

“Grazie alla nuova infrastruttura”, spiega Borgo, “oggi siamo, ad esempio, il terzo soggetto italiano nella gestione dei pagamenti, elaborando più di 1,3 milioni di transazioni al mese. In più, nel periodo della pandemia e del lock-down, siamo riusciti a mettere in smart working 1.600 persone in una settimana”. 

“Il processo di rinnovamento tecnologico del nostro data center”, dice Laura Locci, Amministratore Unico di Pasubio Tecnologia, “che offre servizi a 30 comuni, è stato fatto in coerenza con il progetto di convergenza della Regione del Veneto, adottando le stesse tecnologie al fine di permettere un’evoluzione futura in linea con le strategie regionali e nel contempo garantire servizi più performanti ai nostri soci.” 

I VANTAGGI

Oltre alla semplicità, la modularità tipica delle soluzioni iperconvergenti, Nutanix ha permesso a Regione del Veneto di partire con una politica di piccoli ma decisi passi, iniziando con investimenti sostenibili e potendo agire anche con le realtà locali più piccole, esercitando il ruolo di guida che si era prefissata. Nei primi 12 mesi di lavoro, Regione del Veneto è riuscita a eliminare quasi la metà dei rack che erano presenti nei diversi data center, ma ovviamente la razionalizzazione dell’hardware è solo un piacevole effetto collaterale della partnership con Nutanix. I team IT delle diverse organizzazioni possono infatti sperimentare il cloud come se fosse già una realtà, mentre ancora l’architettura è on-premise.

“Il comune denominatore di tutti questi progetti”, dice De Pietro, “è l’apertura verso il cloud, grazie a Nutanix la nostra infrastruttura è efficiente oggi ma già pronta per domani”. 

IL FUTURO 

Dopo due anni di lavoro, la fase uno, quella che prevedeva l’intervento di modernizzazione e razionalizzazione delle infrastrutture on-premise della Regione e delle partecipate più importanti, si può dire conclusa con successo. “Il percorso iniziato a febbraio 2018”, dice Borgo, “quando abbiamo deciso di sposare il concetto di convergenza e di realizzare una data center transformation, si avvia alla seconda fase, quella che vede il coinvolgimento del territorio, con gli enti locali e i comuni più piccoli”. 

Alla fine del progetto strategico, l’Hub Regionale, il terzo e ultimo step, sarà multicloud e ibrido. E ancora una volta Nutanix sarà a fianco di Regione del Veneto.